Tra le 22,40 e le 22,50 di stasera, trecento radio sparse su tutto il territorio nazionale trasmetteranno, in contemporanea con lo speciale di “Che Tempo che fa” con tanti grandi artisti italiani, la canzone di Fabrizio De Andrè “Amore che vieni amore che vai”.

Sarà il momento culminante delle tante manifestazioni di aperto amore che radio, tv e giornali stanno tributando al poeta-cantautore a dieci anni dalla sua morte.

Sì, perché il vuoto lasciato dalla sua scomparsa sembra essere più grande e incolmabile oggi che non dieci anni fa: nel corso di quest’ultimo decennio, infatti, grazie soprattutto alle canzoni che continuano a riecheggiare ovunque, si è discretamente (com’era suo stile) insidiato non solo nei suoi fedeli ammiratori (cosa alquanto scontata) ma in generale nell’animo degli italiani un sentimento di incompiuto e di sospensione dovuto appunto all’assenza di Faber, come è ormai comunemente chiamato dai suoi estimatori.
Ben vengano allora le molteplici iniziative atte a ricordarlo anche se testimonianze eccezionali e quotidiane sulla sua persona accompagnano realtà e individui in maniera tutt’altro che occasionale e celebrativa. Ci si riferisce al sito del Comune di Genova viadelcampo.com; alla fondazione a lui intitolata, che presenta la propria organizzazione e attività nonché testi, biografia e discografia dell’artista; e al sito che offre articoli, bibliografia, file audio, video e Midi, accordi, forum di discussione, e link, l’istituzione del premio “Parlare musica“.